Tra i tanti ambiti in cui si potranno realizzare sinergie: microfinanza, housing sociale, sport di partecipazione, servizi per la famiglia anche attraverso le “piattaforme” che aggregano organizzazioni e reti nonprofit e che rappresentano una delle modalità di azione più efficaci e trasversali introdotte da Banca Prossima
Hanno rilevato il 28% della banca guidata dall’ad Marco Morganti, per un investimento di 34 mln di euro
Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cariplo entrano nella compagine di Banca Prossima al fianco di Intesa Sanpaolo, sinora azionista unico.
Per Banca Prossima, la prima banca europea dedicata esclusivamente al Terzo Settore, l’ingresso delle tre fondazioni ha un grande significato strategico. Sono investitori dotati di un’ottica di lungo periodo, con grande esperienza nel Terzo Settore e nella valutazione della creazione di valore sociale. Apportano consolidate capacità di valutazione dei progetti sociali in fase di selezione, di controllo e di valutazione ex post. In più, mettono in comune con Banca Prossima una rilevante esperienza nella progettazione “di filiera”.
La combinazione tra i contributi delle fondazioni e il credito offerto da una banca specializzata potrà generare un effetto moltiplicatore aumentando l’efficacia di entrambi. Tra i tanti ambiti in cui si potranno realizzare sinergie: microfinanza, housing sociale, sport di partecipazione, servizi per la famiglia anche attraverso le “piattaforme” che aggregano organizzazioni e reti nonprofit e che rappresentano una delle modalità di azione più efficaci e trasversali introdotte da Banca Prossima.
Le tre fondazioni sono tra gli attori più significativi del nonprofit internazionale: i loro patrimoni sommati superano i 12 miliardi di euro e hanno consentito nel solo 2010 di erogare contributi al Terzo Settore per 380 milioni, sostenendo più di 2.500 iniziative.
Ciascuna fondazione opera in ambiti ben definiti:
• La Compagnia di San Paolo su ricerca e istruzione superiore, patrimonio storico-artistico, attività culturali, sanità e politiche sociali.
• La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo su ricerca scientifica, istruzione, arte e attività culturali, salute e ambiente, assistenza e tutela delle categorie deboli.
• La Fondazione Cariplo su ambiente, ricerca scientifica, servizi alla persona, arte e cultura.
Anche Intesa Sanpaolo ha messo al centro della propria strategia l’accesso al credito e la creazione di valore sociale. Il Bilancio Sociale 2010 evidenzia l’impegno del gruppo su vari fronti, come ad esempio il microcredito (nel solo Prestito della Speranza in collaborazione con la Cei, Intesa Sanpaolo ha preso in carico 800 pratiche, pari all’85% dell’intero sistema bancario italiano), prestito universitario (introdotto in Italia con il programma “Bridge” insieme a Fondazione Cariplo e giunto a 7.500 studenti e a 51 milioni di euro erogati), abitare sociale (la Fondazione Housing sociale con Fondazione Cariplo), cooperazione internazionale (Project Malawi, ancora insieme a Fondazione Cariplo). A queste iniziative, e a numerose altre, si aggiungono importanti attività culturali e filantropiche per alcune decine di milioni di euro l’anno.
Ma il segno più importante dell’attenzione di Intesa Sanpaolo verso il mondo del nonprofit e della volontà di contribuire in modo stabile e “industriale” alla sua crescita è stato certamente l’avvio di Banca Prossima, prima banca in Europa dedicata esclusivamente al Terzo Settore. Grazie alla nuova realtà, del tutto indipendente, il Gruppo ha così raggiunto dati complessivi importanti: 53.000 organizzazioni nonprofit clienti, pari al 28% del totale delle bancarizzate, con oltre 2 miliardi di impieghi e quasi 7 miliardi di attività finanziarie tra raccolta diretta e indiretta.
Ha detto Marco Morganti, Amministratore Delegato Banca Prossima: “Unire le forze a quelle delle Fondazioni, ciascuno mantenendo il proprio ruolo, significa non soltanto sviluppare sinergie e mettere più risorse a disposizione del mondo non profit, ma ci consente di affinare la valutazione di sostenibilità economica e di efficacia sociale. Questi sono due aspetti evidentemente collegati tra loro, ma mai resi coerenti e tradotti in una strategia economica. Questa collaborazione conclude una fase di crescita di Banca Prossima ma è anche un punto di partenza: è nostro impegno portarla verso soluzioni originali ed efficaci”.
Dal canto suo Corrado Passera, CEO Intesa Sanpaolo ha sottolineato: “Il terzo settore, in particolare le imprese sociali, rappresenta già oggi una realtà di grande importanza nel nostro Paese. Il suo ruolo crescerà sia per l’aumento dei bisogni sia per l’impossibilità del settore privato e di quello pubblico di farvi fronte. Era necessario dotare questo mondo di un operatore bancario del tutto dedicato. L’ingresso nel capitale da parte di tre Fondazioni così importanti ci conforta nella decisione presa e dà ulteriore forza all’iniziativa”.