Una Regione impegnata nella messa a punto di misure e strumenti che permettano di affrontare la nuova domanda abitativa, quella che deriva dalla cosiddetta “fascia grigia”, cioè da quei nuclei familiari che non sono nè in grado di sostenere gli affitti del libero mercato, nè di accedere all’edilizia residenziale pubblica.
Così l’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti ha descritto, giovedì, a Roma, all’Assemblea nazionale di Legacoop abitanti, l’azione lombarda per il mondo dell’abitare.
LE PROPOSTE REGIONALI “La casa è un bene fondamentale per le famiglie lombarde e italiane”, ha detto l’assessore, “e, per questo, siamo al lavoro per dare risposte concrete ai cittadini. Stiamo elaborando una riforma delle modalità di assegnazione e gestione degli alloggi pubblici e rivisitando le misure di sostegno alle famiglie, adeguandole al mutato contesto economico e sociale. Contemporaneamente stiamo elaborando nuove misure di aiuto per chi deve sostenere canoni di affitto. Sarà Inoltre fondamentale lo sviluppo dei Fondi immobiliari e la definizione di nuove normative di supporto urbanistico”.
Anche per le Aler (Aziende lombarde per l’edilizia residenziale pubblica) si stanno definendo misure di innovazione gestionale, razionalità finanziaria ed efficacia operative.
L’HOUSING SOCIALE L’assessore ha rimarcato alla platea del mondo cooperativo come sia centrale l’housing sociale.
“L’esperienza e la sensibilità sociale del movimento cooperativo”, ha sottolineato Zambetti, “potranno dare un importante contributo per farlo crescere non solo in Lombardia, ma anche in Italia, garantendo qualità del costruito e misure per promuovere la coesione sociale. La sinergia tra pubblico, mondo cooperativo e fondi immobiliari etici ci garantirà quegli strumenti che consentiranno di aumentare l’offerta di case in affitto sociale e affiancare altre misure, quali i programmi di riqualificazione dei quartieri”.
LA RISORSA DEL PATTO L’assessore ha anche ricordato di aver promosso un percorso di condivisione di una nuova progettualità per l’abitare nell’ambito di un ‘Patto’ che sta vedendo tutte le forze sociali, istituzionali ed economiche, comprese quelle cooperative per creare la possibilità di garantire a tutti un’abitazione adeguata.
LA FASCIA GRIGIA Le difficoltà economiche nell’acquistare una casa sul libero mercato, o nel sostenere un affitto, stanno portando alla luce la cosiddetta “fascia grigia”, cioè Quelle famiglie che hanno, allo stesso tempo, un reddito troppo alto per accedere all’Erp e troppo basso per affacciarsi sul libero mercato.
Una “fascia grigia” per la quale anche il comune di Brescia ha studiato un sistema innovativo per contrastare l’emergenza abitativa in un periodo in cui la crisi economica ha tagliato redditi e introiti, ovvero fondo di garanzia di 200mila euro per pagare la metà degli affitti in arretrato per tutte le famiglie residenti in città, che si sono trovate senza soldi.
“Stiamo lavorando”, ha concluso Zambetti, “per sviluppare un coordinamento tra l’intervento pubblico e l’iniziativa privata, così da garantire alloggi a canone sostenibile e per mettere a punto adeguati strumenti che stimolino i privati ad aumentare l’offerta di case in affitto con positive ricadute sul mercato delle locazioni”.