Il Piano citta’ entra nella fase operativa. Lo ha annunciato il vice ministro per le Infrasttutture, Mario Ciaccia, al termine della riunione del ”Tavolo citta”’ che ha istituito la Cabina di regia, aggiungendo che sono disponibili 2 miliardi per l’avvio dei cantieri.
Roma – Gia’ dal 1* giugno, i comuni italiani interessati potranno inviare le proposte di riqualificazione di aree urbane alla Cabina di regia che le valutera’, le dotera’ di risorse e consentira’ agli interventi di partire.
Una volta avviata l’operazione, i soggetti coinvolti (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Economia, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, Ministero della Coesione sociale, Ministero dei Beni Culturali, Cassa Depositi e Prestiti, Agenzia del Demanio, Conferenza delle Regioni, Anci, Ance, Federcostruzioni e Confedilizia) e il comune interessato potranno firmare il contratto di valorizzazione urbana, una sorta di accordo di programma che regolamenta gli impegni di piu’ soggetti, con la precisa destinazione delle risorse disponibili.
In prima battuta, il Piano Citta’ potra’ contare su una dotazione di circa 2 miliardi di euro, che comprende i fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le risorse della Cassa dei depositi e Prestiti destinati alla housing sociale e quelli dell’edilizia scolastica a disposizione del Ministero dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca. A questo ammontare, andranno aggiunte le risorse e gli incentivi di Regioni, Comuni e privati. Al Piano Casa sara’ dedicata una norma del Decreto Legge Sviluppo all’esame del Governo. Il Vice Ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Ciaccia, per accelerare l’iter, ha chiesto alla Cabina di Regia di riunirsi gia’ a meta’ di giugno.
L’Anci ha presentato gia’ una prima selezione che sara’ valutata in occasione della prossima riunione della Cabina di Regia.
”Il nostro intento – ha spiegato Ciaccia – e’ quello di aprire subito i cantieri considerando l’edilizia come volano di crescita e valorizzando porzioni di citta’ degradate che, insieme ai Comuni, potranno essere trasformate in aeree socialmente vitali e fruibili”.