Con il perdurare della crisi economica l’emergenza abitativa e gli sfratti per morosità stanno divenendo una piaga oramai evidente del Paese.
Una piaga quella della morosità che si potrebbe accumunare a tante famiglie che non riescono a pagare la rata di mutuo, quindi sarebbe necessario utilizzare somme stanziate per il social – housing per aiutare famiglie in difficoltà.
La cifra stanziata per l’housing sociale (840 miliardi di euro) permetterebbe di dare risposte a tali drammaticità. Quello che sta accadendo nelle grandi città nell’anno 2011 per un totale di 56mila sfratti per morosità in percentuale colpisce anche le piccole città, Viterbo inclusa.
A Viterbo gli fratti nel primo mese, gennaio del 2012 sono stati; per finita locazione 12 nel capoluogo e 5 nel resto della Provincia, mentre le richieste di esecuzione con ufficiale giudiziario sono state 47 di cui 9 eseguite.
Quante di queste 47 sono per morosità? Questo quadro evidenzia una problematica, non una drammaticità, ma una problematica che non si vuol affrontare, una politica abitativa che viene lasciata ai margini perché forse, gli assegnatari non sono determinanti.
Non si vuole tener conto di quello che sta accadendo nel Paese, delle difficoltà economiche per chi paga un canone di locazione, dei ritardi delle amministrazioni comunali, quella del Comune di Viterbo è emblematica, il bando del contributo affitti del 2010 verrà erogato secondo indiscrezioni a dicembre 2012.
Può un inquilino in difficoltà attendere due anni per ricevere il contributo per pagare il canone di locazione?
Come Sicet, su tale problematica e per porre urgenza a tale incongruenza, abbiamo mesi fa chiesto un’incontro all’assessore competente e al primo cittadino anche per monitorare una situazione di occupazioni abusiva di alloggi sociali. Tale risposta di convocazione non è arrivata come se tale problema e urgenza non sia di competenza di questa amministrazione.
Noi ci auguriamo che di tale problematica e di un comportamento inqualificabile possano tener conto i cittadini/inquilini, nelle prossime scadenze politiche comunali, dando un consenso a chi tiene conto e si adopera per risolvere i problemi dei più deboli e indifesi.
Di una politica che non si interessa delle problematiche della gente, crediamo che non ne abbiamo bisogno.
Rodolfo Rinaldi
Vicecommissario Sicet Viterbo