Via libera della Regione alla realizzazione di 800 alloggi con un canone di locazione ridotto in diverse località delle quattro province
“L’housing sociale sarà una delle risposte importanti nelle politiche della casa perché riuscirà a garantire alloggi con un canone di locazione ridotto rispetto ai valori di mercato. E saprà andare incontro al bisogno di casa del ceto medio che, dal 2008, ha subito pesantemente gli effetti della crisi, facendoci conoscere un fenomeno che sta assumendo dimensioni rilevanti”. Così l’assessore regionale all’Edilizia Riccardo Riccardi ha inquadrato la valenza del tema oggi al centro del convegno “L’housing sociale in Friuli Venezia Giulia”, che ha avuto luogo nel palazzo della Regione di via Sabbadini a Udine.
Riccardi ha tratto le conclusioni di un evento servito a presentare il nuovo Fondo Finint Abitare Fvg, prima iniziativa di Housing sociale in regione dedicata alla realizzazione di 800 alloggi in diverse località delle quattro province in virtù di una dotazione finanziaria complessiva di 110 milioni di euro anche grazie alla partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti. Di questi, Finint Investments Sgr ne ha già ottenuti 22 attraverso la delibera preliminare del Fondo investimenti per l’abitare, mentre il resto dell’importo verrà raccolto tra soggetti pubblici e privati e vedrà coinvolte alcune fondazioni bancarie.
Parlando del problema casa nella sua complessità, Riccardi ha ricordato l’impegno della Regione su questo fronte con il sostegno ai contributi per l’acquisto della prima casa “con regole nuove ed andando incontro ai bisogni delle persone” e con l’impegno profuso nel seguire il sistema delle Ater, “che deve riformarsi razionalizzando e riducendo i costi del sistema”. Accennando alla riforma, l’assessore ha notato che “vanno introdotti elementi di differenziazione dei canoni” e che “ci sono regole da ristabilire per un riequilibrio a 360 gradi delle politiche di accesso”. Una gamma complessiva di azioni che comprende anche l’housing sociale, “che la Regione si impegna a portare avanti” ha confermato Riccardi, sottolineando i punti di forza del progetto (nuove case con capitali privati, nuove opportunità di lavoro, rigenerazione dei nostri centri storici) ed auspicando la partecipazione anche del sistema bancario e finanziario del Friuli Venezia Giulia.
Un contesto in cui la sfida coinvolge anche un modo diverso di governare il nostro territorio ed un nuovo ruolo degli enti locali che – ha osservato Riccardi – saranno strategici nell’attuazione di questo progetto dove il conferimento di aree, beni e patrimoni pubblici rappresenterà la leva in grado di consentire la riduzione dei valori di mercato. Non meno interessante per i sindaci, secondo l’assessore, sarà la possibilità di risolvere i problemi connessi con il possesso di beni che, se lasciati a se stessi, determinano condizioni di insicurezza ed oneri finanziari aggiuntivi.
“Finint Investments Sgr – aveva sottolineato nel suo intervento Andrea De Vito, presidente della Società che fa capo al Gruppo Finanziaria internazionale – ha avviato sino ad ora studi di fattibilità su 30 siti e procederà, nei prossimi mesi, con la valutazione di ulteriori progetti di housing sociale su tutto il territorio regionale in collaborazione con i Consorzi Housing sociale Fvg e per l’Edilizia sociale CopEs. De Vito ha assicurato infine che nella realizzazione del progetto “la Società perseguirà lo sviluppo di un rapporto propositivo con il territorio, privilegiando l’impiego di imprese e professionisti locali”.