In circa 15 anni, Fondazione Cariplo ha sostenuto la realizzazione di circa 800 unità immobiliari, 3000 posti letto, che – solo nel 2013 – hanno ospitato 9mila persone.

Presentato in Bocconi il grande progetto di monitoraggio: mappati 200 luoghi di housing sociale dedicato alle persone in difficoltà. Molto utile per chi ha bisogno di entrare in contatto con chi gestisce le strutture. L’obiettivo futuro è dare un volto e rappresentare tutti i progetti in Italia. Per questo in futuro nascerà un portale pronto ad accogliere le esperienze di tutti: fondazioni, enti non profit, investitori. L’impact investing, di fatto, esiste già nel nostro Paese.

Milano, 7 ottobre 2014 – L’housing sociale come non si era mai visto! Fondazione Cariplo presenta il più grande progetto di monitoraggio di housing sociale in Italia,  che in futuro verrà raffigurato attraverso un portale che si propone di diventare il luogo di aggregazione di tutti gli operatori e i progetti in questo ambito: grazie a sofisticati sistemi di georeferenziazione, attraverso le mappe sarà possibile avere un quadro chiaro del fenomeno housing sociale in Italia, sia quello cosiddetto temporaneo, che si rivolge a persone in difficoltà ed emergenza abitativa, sia per l’housing sociale abitativo, che realizza case a canone calmierato per giovani coppie, anziani, stranieri, famiglie monoreddito.
 
Il progetto di georeferenziazione e di schedatura dettagliata è stato presentato poco fa in Bocconi nell’ambito della Sesta Edizione del Salone della Responsabilità sociale di impresa. Presenti anche il Presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe  Guzzetti, e il Presidente di CDP Investimenti, Vladimiro Ceci, e Davide Invernizzi, direttore area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo.
 
Un lavoro imponente e essenziale per una tematica, quella dell’ housing sociale temporaneo, su cui Fondazione Cariplo è da anni impegnata, pioniera in Italia e all’estero. Qualche dato: Fondazione Cariplo ha già investito oltre 28 milioni di euro del proprio patrimonio in fondi dedicati all’housing sociale abitativo e altri 51 milioni di euro sono già stati deliberati, per contributi a fondo perduto a sostegno di progetti di enti non profit impegnati sul fronte dell’abitare temporaneo, per ospitare persone in difficoltà come ragazze madri, anziani, disabili, disoccupati e arenti di degenti fuori sede. Sul progetto è già stata coinvolta la Fondazione Housing sociale, esperta in questo campo.
 
Alcuni dati: oltre 800 unità immobiliari sostenute e completate dal 2000 di cui l’87% degli alloggi realizzati e finanziati è tuttora attivo, il 48% in Milano e provincia, il 16% Bergamo e provincia, il 9% Brescia e provincia. 64.437 mq di superficie complessiva tuttora attiva, di cui il 73% recuperando e valorizzando patrimonio immobiliare esistente. Quasi 3.000 posti letto realizzati che ancora oggi sono utilizzati per housing sociale e che nel solo 2013 hanno dato ospitalità a oltre 9 mila, la maggioranza di queste nuclei monoparentali, famiglie con figli, individui in uscita da percorsi di sostegno, parenti di degenti, tutti accomunati da attraversare una fase di difficoltà abitativa, in cui essere ospitati in un alloggio può essere un valido aiuto.
 
La mappatura presentata oggi in Bocconi è dunque una prima fase del progetto: consente di localizzare, trovare informazioni, foto e dettagli su 200 luoghi per oltre 700 alloggi sul territorio lombardo, che fanno riferimento ai progetti tuttora attivi e sostenuti in quattordici anni dalla Fondazione attraverso il bando “Housing Sociale”. Può essere utile per chi ha bisogno di entrare in contatto con chi li gestisce. Altre decine di interventi di housing sociale sono in corso di realizzazione e saranno inseriti nella mappatura una volta completati. Ma l’obiettivo è anche arricchire questo strumento, per far dialogare le comunità, per persone e le organizzazioni che vivono ed operano in questo ambito.
 
E’ il caso di Pugno Aperto che ha presentato oggi la sua testimonianza, durante l’incontro per far capire davvero cos’è l’housing sociale e il grande ruolo che svolge per risolvere problemi di cui nessuno di occupa. Omar Piazza, vicepresidente della
Cooperativa che ha ristrutturato degli immobili a Treviolo in provincia di Bergamo. Il progetto ABITARE SOLIDALE (sostenuto da Fondazione Cariplo)  con lo stabile e l’affitto di alcuni appartamenti, ha messo a disposizione un luogo per i nuclei monoparentali o persone in difficoltà, come ad esempio i genitori separati, e garantito a chi viene accolto il reale percorso di autonomia (relazionale, lavorativa ed infine abitativa) necessario affinché l’intervento di housing sia realmente transitorio e non definitivo. Una rete di alloggi che, tra l’altro, valorizza le risorse del territorio.
 
La mappatura costituisce un primo importante passo per rendere visibile il settore del social housing; le mappe georeferenziate contenute nel portale consentiranno di cercare, localizzare, rappresentare gli interventi, sia in forma singola che aggregata, fornendo informazioni riguardanti i progetti beneficiari di contributo, le caratteristiche delle abitazioni e dei servizi di ospitalità attivati, gli enti proprietari e gli enti gestori.
 
L’iniziativa ha per Fondazione Cariplo molteplici obiettivi: essa risponde a finalità di rendicontazione sociale, mostrando le attività realizzate e la popolazione servita grazie alle risorse impiegate della Fondazione, offre uno strumento utile ai servizi e alle organizzazioni del territorio impegnati nel cercare o offrire soluzioni efficaci a problemi abitativi dei soggetti deboli, e non da ultimo, offre visibilità ai progetti e alle centinaia di organizzazioni in essi coinvolte, sia i tanti proprietari (il 71% sono enti privati) che hanno messo a disposizione gli immobili che il centinaio di enti (il 96% sono del privato sociale) che quotidianamente gestiscono i servizi di ospitalità in essi presenti.
 
Fondazione Cariplo è stata pioniere in Italia sul fronte dell’abitare sociale, deliberando complessivamente circa 71 milioni di euro a partire dal 1999 attraverso diversi bandi (Housing sociale, Anziani, Dopo di Noi).
 
“Non si può parlare di innovazione sociale senza parlare di edilizia sociale – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo – I numeri che presentiamo oggi dimostrano l’importanza di un progetto, quello dell’Housing sociale, che ha visto da subito Fondazione Cariplo in prima linea. Centinaia di progetti ancora attivi sul territorio a servizio della comunità e dei più deboli. Basta questo per spiegare il nostro impegno e quello delle organizzazioni non profit che hanno sviluppato i progetti che abbiamo sostenuto. L’impact investing di fatto esiste già e lo stiamo facendo sul territorio, concretamente”.
 
La mappatura troverà nei prossimi mesi  accoglienza in un portale http://www.housing-sociale.it/ dedicato e realizzato con sofisticate tecniche di georeferenziazione che verrà lanciato nei prossimi mesi e che si propone di raccogliere i contributi di tutti coloro che in tutta Italia realizzano interventi di housing sociale.