Da almeno dieci anni, con sempre maggiore convergenza via via che si dispiegavano gli effetti globali della crisi finanziaria segnata dal fallimento della Lehman Brothers nel 2008, i Paesi più sviluppati e le istituzioni internazionali hanno posto in agenda il passaggio dal «welfare state» alla «welfare society» come snodo fondamentale per assicurare risposte ai bisogni sociali emergenti in un contesto di risorse pubbliche stagnanti, quando non decisamente calanti

Nell’Unione europea attualmente 170 miliardi di euro vengono destinati ogni anno ai tre settori chiave dell’educazione, della salute e del social housing, ma il recente “rapporto Prodi” pubblicato dall’Elti – associazione europea degli investitori istituzionali della quale per l’Italia fa parte la Cassa depositi e prestiti – ha evidenziato che solo per questi capitoli di spesa servirebbero altri 150 miliardi l’anno, ossia 1.500 miliardi entro i prossimi dieci anni[…] ©
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Fonte: IlSole24Ore – E.Silva