L’edilizia residenziale pubblica (ERP) è regolata da precise norme stabilite dalle autorità regionali – che definiscono ad esempio in modo vincolante le modalità di assegnazione degli alloggi – e vede come operatori prevalentemente le ALER e gli enti locali. L’ERP affronta inoltre il bisogno abitativo a partire dalle fasce sociali indigenti (Canone Sociale) arrivando a quelle che hanno una capacità di reddito discreta ma insufficiente ad affrontare il mercato (Canone Moderato), avvalendosi di varie forme di sussidio. Il Progetto Housing Sociale, anche se sviluppato in collaborazione con soggetti pubblici, è un’iniziativa privata che, non basandosi su sussidi esterni, parte dal vincolo della sostenibilità e cerca di promuovere forme di auto gestione non profit dei residenti per i servizi e gli alloggi. Per queste ragioni l’assegnazione, i canoni applicati e gli altri fattori dei progetti non sono il frutto dell’applicazione di una regolamentazione, ma sono definiti con l’obiettivo di massimizzare l’interesse di soggetti come giovani coppie, famiglie monoreddito, studenti, anziani, stranieri e altri soggetti in condizione di fragilità ma anche di creare delle comunità sostenibili e degli investimenti anch’essi sostenibili per il fondo immobiliare etico. Gli interventi del fondo saranno in ogni caso in massima parte diretti a residenti con le caratteristiche previste per il Canone Moderato, di fatto riducendo il numero di quanti si iscrivono nelle liste pubbliche per l’assegnazione di un alloggio ERP.